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IMMACOLATA CONCEZIONE DELLA B.V. MARIA – INIZIO DEL GIUBILEO

Per prepararci meglio alla solennità dell’Immacolata e dell’apertura del giubilo proponiamo una riflessione di Mons. Vincenzo Bertolone, Arcivescovo di Catanzaro, che bene esprime la sostanza di questa solennità.

“Nel gesto semplice e amoroso di una donna che taglia il pane per la famiglia, Corrado Alvaro vede e descrive una sorta di parabola dell’ultima cena. Nel farlo, lo scrittore calabrese usa una metafora, quella del pane della misericordia spezzato da una madre, che racchiude in sé il senso dell’8 dicembre che ci attende, segnato dalla festa dell’Immacolata Concezione e dalla contemporanea apertura della Porta santa della Basilica di san Pietro, in occasione del Giubileo della Misericordia, nel giorno del cinquantesimo anniversario della conclusione dei lavori del Concilio Vaticano II. Un intreccio di eventi, memorie, fatti e storie che trovano il loro comun denominatore in Maria, la grande credente che, piena di fiducia, si mette nelle mani di Dio; l’umile madre che – quando la missione del Figlio lo esige – si fa da parte, ma poi lo segue fin sotto la croce.

Aperta all’abbraccio, come le Porte Sante che ovunque consentiranno di accedere alla misericordia di Dio, ella diventa come queste simbolo di accoglienza,DSCN0882 comprensione, solidarietà, consolazione. Lo ricorda anche Papa Francesco, nella Bolla Misericordiae Vultus, che annunciava l’Anno giubilare: «Dio ha voluto Maria perchè diventasse la madre del Redentore dell’uomo. Dinanzi alla gravità del peccato, Egli risponde con la pienezza del perdono. La Misericordia sarà sempre più grande di ogni peccato e nessuno potrà porre un limite all’amore di Dio che perdona».

La Vergine, invocata come Mater boni consilii, è il faro che può orientare il cammino anche nelle nostre città, che come tutte portano su di sé il sudario del male, intessuto coi fili della solitudine, dell’odio, delle paure e dell’indifferenza che talora esiste pure tra vicini.

In questo scenario l’esempio mariano può essere d’aiuto a invertire il cammino. Non a caso all’Immacolata accorrono soprattutto i malati, gli infelici, gli abbandonati, i buoni senza nome, non gli orgogliosi, i superbi, i potenti, i gaudenti. Davanti a lei i semplici aprono il cuore perché sanno che una madre capisce e non abbandona. Magari non saranno guariti e liberati, ma sereni, in pace e ravvivati nella fede sì.

La nostra è epoca di grandi cambiamenti, o secondo altri un cambiamento d’epoca. Non è il tempo per distrazioni, ma al contrario per vigilare, badando all’essenziale, e ritrovare il coraggio della missione. Celebrando la festività dell’Immacolata additiamo la figura d’una donna che ha cercato – riuscendoci – d’essere una degna madre. È, il suo, un invito ad uno stile di vita libero dalle catene dei vizi e dal veleno del peccato. Basta volerlo. Come basta volere essere oggi un po’ migliori di ieri ed un po’ meno di domani per cambiare se stessi e il mondo nel segno della pace, della verità, della giustizia”.

Appuntamento dunque per domani mattina 8 dicembre alle ore 10.30 per la S. Messa solenne dell’Immacolata e avvio del Giubileo della misericordia…

In serata le immagini della celebrazione….